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Questa sezione del sito Web dell’IC di Spresiano si propone di fornire delle informazioni riguardanti le risorse disponibili, prevalentemente in rete ma non solo, ai docenti che intendono utilizzare le tecnologie informatiche a fini didattici. Essendo il tema estremamente ampio e complesso la trattazione non potrà certo essere esaustiva. Si cercherà piuttosto di fornire una base di partenza dalla quale ciascun docente potrà sviluppare il proprio percorso. Inoltre questa sezione verrà periodicamente aggiornata inserendo nuove informazioni raccolte anche, si spera, col contributo degli utenti. Non verrà trattata la parte relativa alla scelta dell’hardware in quanto, essendo il suo sviluppo estremamente rapido, le informazioni risulterebbero in brevissimo tempo obsolete. Ci permettiamo comunque di ricordare che non ha alcun senso, in ambito scolastico, inseguire a tutti i costi tale sviluppo; l’hardware di 10 anni fa è, nella maggioranza dei casi, più che sufficiente per svolgere dell’eccellente attività didattica.
SISTEMI OPERATIVI Si tratta del primo aspetto sul quale la scuola è chiamata a fare una scelta. Bisogna considerare l’affidabilità, il costo e la compatibilità con l’hardware e con i programmi che si intendono utilizzare. Come è noto il più diffuso al mondo è Microsoft Windows ( http://www.microsoft.com ) nelle varie versioni prodotte. Nelle scuole è presente soprattutto la versione XP (che sarà supportato fino alla fine del 2008) e si sta diffondendo Vista (nelle varie releases) che viene ormai pre-installato in tutti i nuovi computers. Sono prodotti certamente affidabili e compatibili praticamente con tutto (hardware e software). Tuttavia, essendo prodotti commerciali, hanno un costo che va da circa 100 Euro (per licenza) per XP a qualche centinaio di Euro per le versioni di Vista più raffinate. Nell’ambito commerciale esiste anche l’alternativa MAC OS X (varie releases) di Apple. Questo sistema operativo, almeno per ora, può essere utilizzato solo sui PC prodotti dalla Apple (MacIntosh) e quindi si tratta di un mercato di nicchia con costi sensibilmente maggiori. Per quanto riguarda le alternative non commerciali il discorso cade naturalmente su GNU/Linux ma, a questo proposito è opprtuna qualche precisazione. GNU è un acronimo ricorsivo e significa GNU is Not Unix (ovvero "GNU non è Unix"). Il Progetto GNU, lanciato nel 1983 da Richard Stallman, si basa su una gestione particolare dei diritti d'autore sul software, secondo la definizione di software libero (contrapposta a software proprietario). Scopo ultimo del Progetto GNU è la creazione di un sistema operativo completamente libero, chiamato Sistema GNU; per arrivare a questo risultato, all'interno del progetto vengono creati programmi per coprire ogni necessità informatica: compilatori, lettori multimediali, programmi di crittografia, ecc. Nel 2005 il sistema non è ancora stato sviluppato completamente (il kernel HURD non è ancora pronto per poter essere utilizzato), ma grazie al lavoro di Linus Torvalds è possibile usare il Sistema GNU con il kernel Linux, ovvero il sistema GNU/Linux. Attualmente esistono delle alternative al kernel Linux, difatti tutti gli antecedenti sistemi liberi Unix/BSD usano un altro kernel monolitico, ma questa famiglia è molto differenziata sotto il profilo della licenza del codice (vedere Licenza BSD) che è allo stato attuale incompatibile con le licenze GNU. Fulcro di tutta l'attività del Progetto GNU è la licenza chiamata GNU General Public License (GNU GPL), che sancisce e protegge le libertà fondamentali che, secondo Stallman, permettono l'uso e lo sviluppo collettivo e naturale del software. Un'altra licenza, la GNU Free Documentation License (GNU FDL), è stata scritta per coprire la documentazione, ed è usata anche dal progetto Wikipedia. Per poter gestire alcuni casi, ad esempio lo sviluppo di librerie, il Progetto GNU ha creato anche la GNU Lesser General Public License (GNU LGPL), che permette di integrare software libero all'interno di software proprietario, specialmente per ragioni di compatibilità e portabilità. Detto questo rimane la domanda: quale Linux? Esistono infatti numerose versioni dette “distribuzioni” che si basano su diverse releases del kernel Linux e che presentano interfacce grafiche diverse (KDE, Gnome) e che integrano nel pacchetto diversi applicativi (programmi). Le più diffuse sono (dati 2006):
Ubuntu Non tutte le distribuzioni sono del tutto gratuite. Alcune incorporano programmi proprietari (non liberi) e presentano inoltre un sistema di installazione e manutenzione estremamente variegato. Le immagini ISO (per masterizzare un CD per l’installazione) di Ubuntu 7 e Suse Linux 10 sono disponibili presso la Scuola Media di Spresiano. Val la pena di ricordare che diverse distribuzioni di Linux sono disponibili anche il versione LIVE. Si tratta di versioni che possono essere utilizzate direttamente da CD o DVD senza installare alcunché e senza modificare nulla sul disco fisso. Sono utili per gli utenti Windows che vogliono provare Linux senza affrontare tutto il processo di installazione. E’ infine possibile anche installare due (o più) sistemi operativi sul medesimo PC e scegliere all’avvio quale utilizzare (dual boot). APPLICATIVI (PROGRAMMI) Nell’ambito scolastico si possono distinguere le cosiddette suite per ufficio (o programmi di produttività) e le applicazioni rivolte al potenziamento/recupero di specifici aspetti disciplinari. Tra le prime va naturalmente ricordato Microsoft Office (acquistabile anche con licenza Educational, assai più economica), ma esistono valide alternative gratuite. Ricorderemo solamente OpenOffice che è una suite per ufficio multipiattaforma (esistono versioni per Linux, Windows ecc.) e multilingua ed è un progetto open-source. Compatibile con tutte le altre principali suite per ufficio, è possibile prelevare, usare e distribuire gratuitamente il prodotto al seguente indirizzo: http://it.openoffice.org/. (Il file è disponibile anche presso la Scuola Media di Spresiano). In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software rilasciato con un tipo di licenza per la quale il codice sorgente è lasciato alla disponibilità di eventuali sviluppatori, in modo che con la collaborazione (in genere libera e spontanea) il prodotto finale possa raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di programmazione. L'open source ha ovviamente tratto grande beneficio da internet. Alla filosofia del movimento Open Source si ispira il movimento Open content: in questo caso ad essere liberamente disponibile non è il codice sorgente di un programma ma contenuti editoriali quali testi, immagini, video e musica. In tempi recenti, attualmente, l'Open Source tende ad assumere rilievo filosofico, consistendo in una nuova concezione della vita, aperta e refrattaria ad ogni oscurantismo, che l'Open Source si propone di superare mediante la condivisione della conoscenza. Per quanto riguarda invece i programmi rivolti al potenziamento/recupero di specifiche discipline oltre ai pacchetti commerciali (Erikson, Anastasis, Cabri Geometre ecc. dei quali sono disponibili diversi demo presso la Scuola Media di Spresiano) che presentano spesso costi proibitivi l’attenzione va rivolta senz’altro ai pacchetti free. In questo ambito l’offerta è vastissima come pure il livello qualitativo. Basta fare una semplice indagine con un motore di ricerca per vedere comparire lunghissimi elenchi di prodotti. Senza addentrarci in questa selva di prodotti segnaleremo alcune soluzioni proposte da enti che si dedicano alla ricerca in questo campo. Il Centro Territoriale di Supporto “Marconi” di Bologna ha realizzato tre CD che raccolgono decine di applicazioni di tipo didattico, gratuite, suddivise per livelli di scuola. Sono CD che non necessitano di alcuna installazione, per l’ambiente Windows, e sono scaricabili gratuitamente presso il sito: http://csa.scuole.bo.it/ele/index.htm (le immagini ISO per masterizzare i CD sono disponibili anche presso la Scuola Media di Spresiano) Le tre proposte sono le seguenti:
Nel medesimo sito sono disponibili anche altre risorse tra cui raccolte di software didattico e riabilitativo e catalogo degli ausili e, sulle tecnologie multimediali per la scuola, programmi prelevabili e testi in formato PDF. Una interessante proposte per l’ambiente Linux è, invece So.Di.Linux (http://sodilinux.itd.cnr.it/). So.Di.Linux (Software Didattico per Linux), realizzato da ITD-CNR in collaborazione con AICA , è una raccolta di software didattici OpenSource per GNU/Linux utilizzabili in modalità LIVE. Inserito nell'apposito lettore del PC immette direttamente in ambiente Linux, senza la necessità di installarsi sull'hard disk. La nuova versione "So.Di.Linux for all" è basata su Ubuntu 7.04 (Feisty Fawn) e fornisce all'utente una distribuzione live che può anche essere installata e che permette di avere un ambiente di lavoro più semplice ed intuitivo e aggiornamenti sempre costanti nel tempo. La banca dati che affianca
i 137 software didattici
è stata rinnovata e ripensata secondo i concetti del
"design for all"
al fine di renderla accessibile agli strumenti come screen reader, magnifier,
strumenti di input alternativo ecc. Le informazioni a corredo sono state
integrate, inoltre, da una scheda riguardante il
grado di accessibilità dei
software didattici presenti (conformità ai requisiti della legge
4/2004). L’immagine ISO per masterizzare il DVD è disponibile presso la Scuola Media di Spresiano. Un’altra interessante raccolta di software libero di tipo ludico-didattico è GCompris le cui versioni disponibili per GNU/Linux, MacOsX e Windows sono disponibili presso http://www.gcompris.net/. GCompris è una raccolta di software di edutainment per bambini e ragazzi dai 2 ai 10 anni. Al suo interno sono contenute più di 70 possibili attività da svolgere relative ad alcuni campi tematici:
Scoprire il computer:
l'utilizzo della tastiera, del mouse...
Per concludere segnaliamo un sito istituzionale rivolto alla valutazione del software didattico. L'indirizzo è il seguente: |